Tab Article
Dopo i Quaderni dedicati all'alterità in testi medievali (n. 1) e a storie di incesto con particolare riferimento all'Apollonio di Tiro (n. 2), il III tratta di una struttura narrativa di larga diffusione, la cornice narrativa. La produzione cioè di macrotesti costituiti da una «storia portante» che include a cascata il racconto di altre storie e che, a differenza delle semplici raccolte di racconti (ad esempio, exempla e legendae), trovano motivazione in quello che si può anche definire racconto cornice. Tecnica compositiva, quest'ultima, che ha trovato il suo laboratorio di origine nelle letterature orientali e ampia e lunga fortuna in Occidente. Il Quaderno prevede un'Introduzione (Eliana Creazzo) che traccia le linee storiografiche che si sono confrontate sull'argomento; il tratteggio di un quadro generale, con particolare riferimento all'area greca medievale, dei percorsi della cornice narrativa (Francesca Rizzo Nervo); l'analisi del significato e delle irradiazioni della cornice nelle Mille e una notte (Mirella Cassarino), nelle maqamat arabe (Antonella Ghersetti), nel Decameron di Giovanni Boccaccio (Andrea Manganaro), e nella narrativa romanzesca e delle cronache storiche (Gaetano Lalomia). Chiude il Quaderno una bibliografia generale sull'argomento (Marco Petralia).